Torno in questa città senza sapere il perché. Una città comoda di certo non lo è. Se volevo giocare comoda, andavo in Spagna.
Sarajevo non è comoda: non lo è per l'idioma (che non parlo e l'alternativa qui è l'inglese: che non parlo); non lo è per arrivarci - a 'sto giro mi attende un viaggio di 24h; non lo è per la sua storia, così complessa da preferire che nessuno te la chieda mai. Torno per burek, per i ćevapi impossibili da digerire, per le birre, per la rakija, per le persone: per il modo in cui sorridono.
Torno forse perché è l’unico posto – adesso – dove vorrei tornare.
mrta
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