La memoria è come un cane. Un cane a cui lanci un bastone e ti riporta indietro una cosa qualsiasi.
“Un ambizioso caleidoscopio su l’amore e la memoria. Inquietante e poetico.”
Marcos Ordóñez, El País (critico teatrale)
Progetto finanziato dal Bando Mobilidad 2019 di Acción Cultural Española
Furiosa Scandinavia
di Antonio Rojano
traduzione italiana Marta Bevilacqua
regia Javier Sahuquillo
con Roberta Lanave, Elio D'Alessandro, Stefano Accomo, Marta Bevilacqua
movimento scenico Francesca Cassottana
musiche Roberto Cammarata
scenografia Alessandro Battisti
direzione tecnica Florinda Lombardi
identità visiva Kamilla Lucarelli
foto Cristina Le Noci
assistenza alla regia Marta Bevilacqua
Produzione Settembre Teatro / Acción Cultural Española
In collaborazione con l’Istituto Cervantes di Milano e l’Università di Torino
durata 90 minuti
Leggi il dossier completo // Scarica la scheda tecnica
Scopri la Linea Serigrafica Furiosa Scandinavia // Ascolta la musica di Furiosa Scandinavia
Sinossi.
L’oblio come forma di vita nel progetto di Settembre Teatro, dal testo del drammaturgo spagnolo Antonio Rojano. Ispirato al romanzo Alla ricerca del tempo perduto, uno spettacolo che si addentra nella geografia delle delusioni amorose tra ossessioni proustiane e nevrosi da social network.
Il regista di Valencia Javier Sahuquillo, fondatore di Perros Daneses e autore di Nelle catacombe, firma la messa in scena di Furiosa Scandinavia, del drammaturgo spagnolo Antonio Rojano, Premio Lope de Vega de teatro 2016, Ispirato esplicitamente alla proustiana Ricerca del tempo perduto. I personaggi di Furiosa Scandinavia danno l’impressione di appartenere a un’era futura non ancora arrivata, costretti a vivere in un tempo di passaggio. Voci smarrite, disorientate, perse nei labirinti di sé; personaggi schiavi nella libertà. Sarà l’ossessione per l’amore perduto a far incontrare i due personaggi principali, Erika M. e Balzacman, i nickname tramite i quali si danno appuntamento. Entrambi sono stati abbandonati, ma se Erika preferisce l’oblio medico, la pillola che cancella le memorie spiacevoli, lui sceglie di ricordare, lanciandosi in un viaggio delirante in Norvegia. Ma questa è solo una parte della storia – la punta di un iceberg - di un conflitto più ampio e profondo
che appartiene alla generazione dei Millennials.
Un viaggio senza scappatoie, Furiosa Scandinavia è una riflessione sulla maternità, le scelte e il dolore, ma anche sulla fallibilità dei nostri ricordi. È il grande legame tra luoghi, emozioni e memorie, nell’esplicito ed eccitante potere della finzione.
Il progetto Furiosa Scandinavia.
L'opera Furiosa Scandinavia è stato tradotta in italiano da Marta Bevilacqua, pubblicata dalla casa editrice SuiGeneris e adottata all’Università di Torino dalla docente di Letteratura Spagnola Veronica Orazi.
Il progetto “Furiosa Scandinavia: dalla carta al palco” di Settembre Teatro e SuiGeneris Edizioni è selezionato nel 2019 all’interno della sezione “Artes Escénicas” del bando di AC/E - Acción Cultural Española (ente spagnolo corrispondente al Mibact italiano), vincendo il cofinanziamento per il sostegno di attività artistiche e multidisciplinari e di diffusione di opere e artisti contemporanei spagnoli.
Inoltre, le attività parallele del progetto Furiosa Scandinavia sono state realizzate grazie al sostegno dell’Università di Torino e dell’Istituto Cervantes di Milano, in collaborazione con l’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino e il Polo del ‘900.
L'anteprima dello spettacolo è stata realizzata il 13 e 13 maggio 2019 al Polo del '900 di Torino, all'Interno delle attività del Salone Off.
La presentazione del progetto e del volume sono stati realizzati all'interno delle attività del Salone Internazionale del Libro di Torino.